Valtorta and Ferri

Descrizione

Larghi strati di lettori valtortiani attendevano da anni di conoscere la produzione artistica del pittore e scultore Lorenzo Ferri, ispirata dall’Opera di Maria Valtorta e, almeno in parte, eseguita in presenza e sotto la direzione della Scrittrice mistica agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso. La pubblicazione si apre con le riproduzioni dei ritratti di Gesù e della Madre sua, di Giuseppe, di Anna e Gioacchino, di Elisabetta e Zaccaria, di Hillel e Gamaliele, di Giovanni Battista e dei dodici Apostoli. E poi: Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, Cusa e Giovanna, Lazzaro, il pastore Isacco, Stefano, Saulo, Doras… Seguono, insieme con bozzetti e schizzi, numerose scene del vangelo dell’Infanzia e della Vita pubblica. Tra esse sono altri ritratti: Anna di Fanuel, Simeone, i Magi, la Samaritana, Maria di Magdala, Marta di Betania. L’ultimo ciclo raffigura episodi che vanno dalla Passione di Gesù all’Assunzione di Maria e si chiude con un ritratto di Pietro anziano.

La raccolta ha un titolo ad uso dei lettori di varie lingue: Valtorta and Ferri. Le didascalie delle riproduzioni sono in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Il testo dell’introduzione è in italiano, ma è affiancato dalle notizie essenziali nelle altre cinque lingue.

Lorenzo Ferri (1902-1975), pittore e scultore con studio in Roma, produceva opere soprattutto d’arte sacra ed era studioso della Sindone. Egli conobbe Maria Valtorta nel 1949 per mezzo di P. Corrado M. Berti, dell’Ordine dei Servi di Maria, e insieme decisero di realizzare le illustrazioni per l’Opera. Alcune di queste illustrazioni furono eseguite dall’artista a Viareggio, accanto al letto della scrittrice e seguendo le sue istruzioni, altre furono eseguite a Roma attraverso contatti epistolari. Non è sicuro che Maria Valtorta abbia visto e approvato tutti i lavori di Lorenzo Ferri che illustrano l’Opera scritta da lei. Per questo motivo essi vengono ora presentati in una pubblicazione a se stante, dopo vari tentativi di inserirli nell’Opera.

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